L’estate dell’orsa maggiore
di Giuseppe Festa
Garzanti, 2023
Nel cuore verde degli Appennini c’è una cucciola d’orso in difficoltà. Orfana e affamata, viene recuperata dallo staff del Parco Nazionale d’Abruzzo. Morena – questo è il nome che viene dato all’orsetta – ha quattro mesi, pesa appena tre chili e non è ancora svezzata: in queste condizioni, il suo destino sembra essere quello di una vita in cattività. Forse, però, non tutto è perduto, e per restituire alla piccola orsa la possibilità di tornare a correre libera tra i boschi, la biologa Roberta e i suoi colleghi del Parco decidono di tentare una via mai sperimentata prima.
Nell’Estate dell’Orsa Maggiore, Giuseppe Festa ripercorre la storia di Morena attraverso i ricordi e le testimonianze di chi, occupandosi di lei, ha salvato in fondo anche sé stesso, imparando a guardare il mondo con rinnovato stupore. Ma ecco che, proprio mentre vediamo avvicinarsi per Morena il momento di tornare alla vita selvaggia, si presenta una nuova sfida: un altro cucciolo è in pericolo, e bisogna aiutarlo prima che sia troppo tardi. In un viaggio tra passato e presente ricco di suspense e colpi di scena, Giuseppe Festa rivela la vera essenza dell’orso marsicano: una creatura intelligente e maestosa, drammaticamente a rischio d’estinzione, che riassume in
sé la straordinaria ricchezza del nostro patrimonio naturalistico e l’urgenza di prendercene cura.
Igor_miti ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 25/05/2024
Un libro bello, mi è piaciuto molto.
Bella storia, con tanti krsi
badache abir ( Istituto I. S. don Milani ) 24/05/2024
Non sono Abir ma sono Faith. Il libro non mi è piacito molto anche se sono fatti realmente accaduti. Non è molto coinvolgente.
allisoncreazzi ( Istituto I. S. don Milani ) 24/05/2024
Questo è il libro non mi è piaciuto molto. Il fatto che questo libro non parli di una storia di ragazzi della nostra età è un difetto perché non coinvolge molto i ragazzi a leggerlo, a parte quelli che non siano amanti degli animali o che vorrebbero fare quel lavoro, altrimenti secondo me molte persone non sceglierebbero di leggerlo.
armelalecini ( Istituto I. S. don Milani ) 24/05/2024
Questo libro non mi è piaciuto molto. Tratta un argomento a parer mio non interessante, anche se la fine mi ha colpito abbastanza. Devo dire che non mi sarei mai aspettata che ritrovassero Ghost quando era diventato grande.
Il libro mi sembrava scritto in modo troppo complicato per dei ragazzi delle scuole superiori, poi era strutturato in modo arduo, mentre leggevi ti perdevi e per capire di quale dei due cuccioli si parlava doveva andare indietro.
Una cosa che ha complicato molto la comprensione del libro è stata sicuramente la quantità di nomi dei personaggi, non si riusciva a capire di chi si parlava.
Er_mejo_ragnetto ( Istituto I. S. don Milani ) 24/05/2024
Premessa, non sono Er_mejo_ragnetto, ma Zakaria2009.
Questo libro mi è piaciuto in parte perché mi ha insegnato cose nuove, però lo stile in cui il libro è scritto ha ribaltato il giudizio perché con questo modo di scrivere, leggere il libro diventa noioso e ti passa quasi subito la voglia di continuare, soprattutto per noi giovani che siamo nati in una società dove ci sia aspetta tutto subito.
Yassogurt greco ( Istituto I. S. don Milani ) 24/05/2024
Caro scrittore, senza volerla affliggere, il suo libro non mi è piaciuto niente affatto perché non riesco a concentrarmi sulla storia, anche perché non mi sembra una storia, intendo dire a me, però assomiglia di più a una sorta di cronaca però raccontata come se fosse una storia anche se io non c’ho capito tanto. Poi il finale è stato sia triste che felice, triste perché è morta Morena, felice perché è sopravvissuto Ghost. Anche se Ghost potrebbe cavarsela a sopravvivere siccome è più grande e più veloce, Morena non ce l’ha fatta a sopravvivere perché i cani erano più grossi e più veloci e quindi l’hanno sbranata e questa cosa ha spezzato il cuore alla guardia parco Roberta. Al lettore è dispiaciuto, infatti non gli è piaciuto. Porgo le mie scuse ma il mio giudizio finale tende ad andare sulla negatività.
im._.notcate ( Istituto I. S. don Milani ) 24/05/2024
Non sono Im._.notcate ma sono Luly_Tova perchè ho perso l’account e non riesco ad accedere con il nuovo, la mia opinione sul libro è questa:
Il libro è scritto bene ed anche le descrizioni sono molto belle . Forse però ha un’andatura troppo lenta e non lo proporrei ad un pubblico di adolescenti perché di solito preferiamo libri con più colpi di scena ed azione. Secondo me, sarebbe più adatto ad un pubblico di adulti.
ginni.pinni ( Istituto I. S. don Milani ) 24/05/2024
Sono Coumba4.
Penso che la parte del libro che mi ha colpito maggiormente è il ritrovamento di Ghost, perchè la storia si stava ripetendo, un altro orso disperso, un altro problema. E se avesse fatto la fine dell’altra orsa, un’altra morte? Non è ciò di cui la specie dell’orso marsicano ha bisogno.
Il libro in sé, però, non mi è piaciuto perché ho trovato la storia noiosa e lenta, secondo me questo libro è rivolto a un pubblico più grande.
Non riesco a valutare se la mia conclusione sia positiva o negativa, perché se parliamo del caso Morena la storia è finita decisamente male, ma se parliamo di Ghost, che è riuscito a sopravvivere in natura da solo, possiamo dire che è finita bene.
Questo libro ci insegna che nel lavoro o nella vita non sempre succedono cose piacevoli, ma bisogna saper andare avanti.
im._.notcate ( Istituto I. S. don Milani ) 24/05/2024
A me questo libro è piaciuto perchè è stata una storia davvero interessante ma magari raccontata in modo sbagliato.
La storia di per sé è molto carina anche essendo una storia vera e un pò triste, per me il motivo per cui a molti non è piaciuto è perchè è stato scritto con un linguaggio rivolto a lettori più adulti.
Il libro è molto bello e interessante e la fine inaspettata, generalmente un bel libro consigliabile per dei lettori più in età adulta.
Safsof ( Istituto I. S. don Milani ) 24/05/2024
Questo libro mi sembra un po’ noioso perché è complicato da leggere ma anche perché a me piacciono i libri che parlano di qualcosa della mia età, ad esempio qualcosa che succede a scuola. Io non leggerei mai un libro di questo genere perché gli animali non sono interessanti per me, secondo me ai ragazzi alla mia età servono storie più divertenti con più avventure o fantasia.
Er_mejo_ragnetto ( Istituto I. S. don Milani ) 24/05/2024
Il libro mi è piaciuto per la storia che ha trattato, ma non altrettanto per la scrittura utilizzata, mi è sembrata lenta e molto descrittiva, perciò una lettura da parte di ragazzi della mia età risulta difficoltosa e a certi tratti noiosa. Mi hanno colpito un paio di eventi, il primo è quando Morena viene uccisa dai cani/lupi, mi ha colpito poichè non mi aspettavo una morte così immediata e mi è dispiaciuto; il secondo evento è quando Ghost viene ritrovato dopo un paio di anni da una guardiaparco, mi ha colpito perchè per me l’orso ha voluto in qualche modo far capire a chi lo ha aiutato, la sua gratitudine e riconoscenza.
Il mio commento, sull’autore è perlopiù positivo, poichè ritengo che libri come questi ce ne siano pochi; inoltre ha dato un buon messaggio facendo capire ai lettori l’importanza della natura e del suo ciclo, ci ha fatto riflettere su come noi in effetti siamo la causa di estinzioni e distruzione all’interno della natura. Le ultime pagine hanno un finale diciamo diverso, nel senso che parte da una brutta notizia che però era già stata un po’ anticipata da alcuni indizi iniziali (qui l’autore è stato bravo) e finisce con una buona notizia che addolcisce un po’ l’amaro che era rimasto in bocca.
tina ( Istituto I. S. don Milani ) 24/05/2024
Sinceramente questo libro non mi è piaciuto tanto perché la parte iniziale non mi ha incuriosito tanto visto che e più concentrato nella parte finale ed è pure intervallato da differenti linee temporali e questa e una cosa che incasina il lettore.
Gamora ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 23/05/2024
Sinceramente non mi è piaciuto essendoci sbalzi temporali che distraggono il lettore dalla storia principale; l’autore penso che avrebbe potuto essere più ordinato.
Maxandro ( Liceo Antonio Rosmini ) 23/05/2024
“L’estate dell’orsa maggiore” di Giuseppe Festa è un romanzo avvincente e profondamente emozionante che cattura l’essenza della natura e della crescita personale. Festa, con la sua scrittura evocativa e poetica, ci trasporta in un mondo selvaggio e affascinante, dove la bellezza della natura si intreccia con le vicende umane.
I personaggi sono delineati con grande sensibilità e realismo, permettendo al lettore di immergersi nelle loro storie e di sentire con intensità le loro emozioni e le loro avventure. La trama, ricca di colpi di scena e momenti toccanti, mantiene alta l’attenzione del lettore dalla prima all’ultima pagina.
Uno degli aspetti più notevoli del romanzo è la descrizione dei paesaggi naturali. Festa riesce a dipingere con le parole scenari di straordinaria bellezza, trasmettendo un profondo rispetto e amore per l’ambiente. Questa capacità di trasportare il lettore in luoghi lontani e affascinanti rende la lettura un’esperienza quasi sensoriale.
“L’estate dell’orsa maggiore” è una celebrazione della natura, dell’amicizia e della scoperta di sé. Giuseppe Festa ci regala un romanzo che non solo intrattiene, ma arricchisce, invitando a riflettere sull’importanza della conservazione ambientale e sui valori che veramente contano nella vita. Un libro che rimane nel cuore e che lascia un segno duraturo, consigliato a tutti coloro che amano le storie ben scritte e cariche di significato.
noe09 ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 22/05/2024
di questo libro mi è piaciuto il fatto che in ogni capitolo cambiava il punto di vista del personaggio, ciò rende il libro più intrigante e invoglia a leggerlo
cs66 ( Liceo Antonio Rosmini ) 22/05/2024
Il tema è coinvolgente, la scrittura immersiva e la storia affascinante.
La montagna, la sua biodiversità, il rapporto mamma-cucciolo e il ritorno alla vita selvaggia mi incantano da sempre.
Gli orsi sono una specie meravigliosa.
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(P.S. anche “La luna è dei lupi” è bellissimo)
AirisWolf17 ( C.I.F. Fondazione Mach ) 19/05/2024
Il libro ti arriva come una pugnalata al cuore, ma in un modo eternamente positivo. Racconta la cruda verità del mondo che ci circonda e di quanto questo possa risultare crudele ma allo stesso tempo stupendo. Ho letto questo libro prima ancora che mi venisse proposto come opzione del concorso e devo dire che ti lascia senza fiato: descrive esattamente due fronti opposti, quello dell’uomo, che in questa situazione non lascia spazio alla natura di crescere ed espandersi, costringendola a modificarsi, e quello dell’animale, che per quanto possa cercare di vivere come lui voglia, gli viene imposto di cambiare.
La storia di Morena e di Ghost è la prova schiacciante che a questo mondo, per quanto ci possiamo sentire superiori, rimarremo sempre un passo indietro, non importa quanti palazzi costruiamo o quanto ampliamo le nostre conoscenze, fino a quando la nostra mentalità rimarrà incentrata sull’egoismo e sulla necessità di sentirsi al di sopra dei nostri stessi simili, saremo sempre inferiori alla natura e agli animali che la compongono, i quali hanno chiaramente dimostrato di avere tanto da insegnare a noi, mentre noi ben poco da insegnare loro.
La storia ti lascia con le lacrime agli occhi, ti spinge nel voler fare qualcosa contro quello che sta succedendo, ti incita a proteggere e ad amare quello che ti sta attorno, facendoti capire che se non agiamo ora più che mai, quel poco che ci rimane non ci sarà più, privandoci, molto più di quello che pensiamo, di una risorsa unica.
L’autore è incredibile (come al solito) nello scrivere e nel far notare quello che non siamo in grado di vedere, alternando sia la visone dal punto di vista umano, sia dal punto di vista animale, invitando il lettore a provare, anche solo per pochi minuti, a provare a cambiare la prospettiva con cui si guardano le cose.
Inutile dire che adoro il modo con cui Giuseppe Festa racconta le sue storie, un modo che mi è sempre sembrato sincero e aperto verso tutte le opportunità che la vita ci offre e questo l’ho potuto constatare non solo da questo libro, ma anche da tutti gli altri che ha scritto, dove gli argomenti trattati sono simili a quello ne “L’estate dell’orsa maggiore”, ma comunque avvincenti e sentimentali sotto ogni punto di vista.
In conclusione, è stato uno dei migliori libri italiani che abbia mai letto, uno di quelli che ti lascia qualcosa dentro, come un fuoco che non smette mai di bruciare.
Buona giornata e, soprattutto, buona estate!
Airis 🙂
P.S. (non c’entra con il libro, ma ho adorato anche “La notte dei cervi volanti”, sempre di Giuseppe Festa, vi consiglio di leggerlo 🙂 )
Lorenzo ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 15/05/2024
Ho trovato la storia molto interessante ma ho avuto qualche difficoltà nel capire i vari passaggi da una situazione all’altra all’interno del libro.
registrati ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 12/05/2024
Bel libro
registrati (Liceo Scientifico Leonardo da Vinci) ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 12/05/2024
(commento di voto) Libro carino
ciao009 (Liceo Scientifico Leonardo da Vinci) ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 12/05/2024
(commento di voto) IL concetto molto bello ma non mi ha interessato molto
Sabri ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 11/05/2024
Questo libro mi è piaciuto molto e l’ho trovato interessante, dato che mi ha permesso di imparare alcune nozioni sugli orsi e su come viene gestito un parco nazionale (argomenti sui quali non ero per nulla informata).
È scritto bene e fa calare il lettore nella storia, mi sono infatti affezionata ai personaggi e alla fine mi sono commossa molto.
Ho apprezzato la tecnica di passare dal presente al passato nei vari capitoli per poter raccontare due storie in una. Infine vorrei aggiungere che l’idea di inserire delle immagini al centro del volume è originale e la ritengo molto valida.
giuseppe festa 11/05/2024
Grazie mille Sabri! Sono davvero felice che tu abbia apprezzato il libro, anche nei suoi passaggi dal presente al passato, necessari per raccontare la storia di Morena e di Ghost in un unico flusso narrativo. E, ovviamente, sono molto contento che ti abbia commosso, come ha commosso anche me vivere di persona i fatti che ho raccontato. Ti auguro buoni sentieri.
cip. ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 11/05/2024
Caro Scrittore, questo libro è stato molto difficle da concludere. La storia in sè è molto originale e con un forte potenziale, ma non è stata, secondo me, scritta in modo da rispecchiare il suo valore.
I salti temporali non espliciti e i tantissimi personaggi non hanno aiutato la lettura. Spesso non si capiva se si trattava del presete o del passato, dal puto di vista di Giuseppe o di Roberta.
Mi è piaciuto molto quando la lettura veniva interrota dai piccoli capitoli dal punto di vista degli orsi, ma anche essi erano molto confusionari dato che non si capiva subito a quale orso si faceva riferimento.
Questa storia ha un forte valore, essendo anche realmente avvenuta, ma la lettura non è stata molto piacevole.
giuseppe festa 11/05/2024
Grazie cip. per il tuo commento, le critiche sono importanti per migliorarsi, avrò cura delle tue parole se dovessi scrivere un altro libro dello stesso genere. Buoni sentieri
ciop. ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 11/05/2024
Caro scrittore, io ho trovato questo libro molto interessante e originale.
Ho trovato la scrittura abbastanza scorrevole, ma ho fatto fatica a concludere il libro perchè ho trovato i continiui salti temporali confusi e difficili da capire.
La trama è avvincente, ho apprezzato molto le fotografie presenti a metà libro e i capitoli scritti dal punto di vista degli orsi, anche se inizialmente si faceva fatica a capire di che orso si trattava.
giuseppe festa 11/05/2024
Grazie ciop. per aver letto il libro nonostante i salti temporali ti abbiano reso faticosa la lettura. Ti auguro buoni sentieri, Giuseppe
tavolo ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 11/05/2024
mi è piaciuto questo libro però è intervallato da differenti linee temporali che incasina il lettore
mats ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 11/05/2024
A me questo libro non è piaciuto tanto dato che i due punti di vitsa (quello dell’orso e quello dell’umano) creano un po’ di confusione. Ciò aumenta quando si inserisce nel racconto anche la storia del secondo orso. Il finale per me è stato inspettato.
giuseppe festa 11/05/2024
Ciao mate, grazie comunque per averlo letto. Sono felice che almeno il finale ti abbia sorpreso. Buoni sentieri, Giuseppe
Alisia ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 11/05/2024
Il libro non rispecchia il mio genere, per questo non lo consiglierei a gente non interessata in modo specifico all’argomento, appunto per questo l’ho considerato talvolta noioso, con divagazioni superflue e eccesso di descrizioni. Inoltre il continuo cambiamento di storia, narratore e le numerevolo anacronie mi hanno reso la lettura di questo racconto un po’ ardua.
giuseppe festa 11/05/2024
Ciao Alisia, grazie per il tuo commento. Le critiche sono molto importanti per migliorarsi e ne farò tesoro per i prossimi saggi. Ti auguro buoni sentieri, Giuseppe
mati ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 11/05/2024
Personalmente questo libro non mi è piaciuto molto, non per lo stile di scrittura ma per il genere in se.
Preferisco i romanzi e i racconti a libri di questo tipo perciò non mi ha appassionato molto.
La scrittura risultava comunque scorrevole e per me il motivo di questa cosa era perchè lo scrittore aveva vissuto l’esperienza in prima persona, e nel racconto riportava le sue esperienze ed emozioni peresonali.
giuseppe festa 11/05/2024
Grazie mati per avere avuto la pazienza di leggerlo anche se non era il tuo genere. L’ho apprezzato 🙂 Ti auguro buoni sentieri
bho ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 11/05/2024
L’estate dell’orsa maggiore, in base alla mia opinione, è un libro decente ma non uno dei migliori.
Durante lo svolgimento della storia, seguire il filo del racconto a volte è stato complicato, sia per i due punti di vista narrativi, sia a causa del fatto che il libro narrava due storie in contemporanea.
Devo dire che però, tutto sommato, è un libro che consiglierei di leggere perchè il finale mi ha colpito e lo scrittore ha descritto bene le sensazione provate dai personaggi nel corso della storia.
giuseppe festa 11/05/2024
Grazie per il tuo commento, bho. Farò tesoro delle tue critiche. Buoni sentieri.
Man (Liceo Scientifico Leonardo da Vinci) ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 11/05/2024
(commento di voto) Il libro non è niete male, mi è piaciuta la storia e sopratutto il modo in cui l’autore a deciso di dividere le parti dell’orsa e le parti degli esssere umani.
Questo libro contiene delle frasi molto belle ed espressive, però avrei preferito che il libro racontasse molti più dettagli sull’orsa.
AAA (Liceo Scientifico Leonardo da Vinci) ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 11/05/2024
(commento di voto) Questo libro non mi è piaciuto molto, mi sono piaciute le parti dell’orsa.
tavolo (Liceo Scientifico Leonardo da Vinci) ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 11/05/2024
(commento di voto) mi è piaciuto questo libro però è intervallato da differenti linee temporali che incasina il lettore
mats (Liceo Scientifico Leonardo da Vinci) ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 11/05/2024
(commento di voto) .
Thomas_Turbat0 (Liceo Scientifico Leonardo da Vinci) ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 11/05/2024
(commento di voto) Libro abbastanza bello e scorrevole,l’unico problema è che in alcune parti è lento,e all’inizio del capitolo non si capisce di chi si tratta
DEGA (Liceo Scientifico Leonardo da Vinci) ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 11/05/2024
(commento di voto) Bel libro, la storia è fantastica e il fatto che sia una storia vera la rende ancora più magica!
Gioelino ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 11/05/2024
Il libro non rispecchia il mio genere, lo considero talvolta noioso, con divagazioni superflue (a parer mio).
L’argomento è attuale, ma non lo consiglierei a ragazzi della mia età se non interessati nello specifico all’argomento.
seb09 (Liceo Scientifico Leonardo da Vinci) ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 11/05/2024
(commento di voto) Non mi é piaciuto particolarmente il libro
nana ( Liceo Antonio Rosmini ) 10/05/2024
“Gli antichi cacciatori si caricavano la preda sulle spalle, oggi la si carica su Instagram”.
Che gran bel paragone! Da questa frase si riesce a concepire quanto questo libro tratti argomenti super attuali.
Molto bello, mi è piaciuto.
beuzz ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 10/05/2024
Trama avvincente, linguaggio scorrevole e adeguato, in certi punti ci sono dei passaggi un po’ più lenti, ma in generale mi è piaciuto.
kiki (Liceo Scientifico Leonardo da Vinci) ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 10/05/2024
(commento di voto) non mi è piaciuto, a mio parere troppo lenta come narrazione.
Spike (Liceo Scientifico Leonardo da Vinci) ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 09/05/2024
(commento di voto) Mi ha emozionato e mi ha tenuto incollata alle pagine; volevo scoprire il finale e capire se e come la vicenda dei due personaggi poteva intrecciarsi
Tomas Turbato ( Istituto T.T. Guglielmo Marconi ) 30/04/2024
Questo libro non mi è piaciuto anzi l’ho trovato alquanto noioso data la tematica poco interessante.
ma comunque la scrittura si rivelava scorrevole e piacevole. I personaggi sono interessanti anche se non riesco a identificarmi.
Lo consiglierei ad un pubblico più adulto.
rhooffff ( Istituto T.T. Guglielmo Marconi ) 22/04/2024
Questo libro mi ha affascinato ma non perchè si parla di un orso che era in difficoltà, ma perchè mi ha fatto capire che in questo mondo pieno di persone avide esistono ancora oggi persone che hanno un carattere magnifico, questo per dire che a me è piaciuto più il messaggio che l’autore dà che la storia stessa.
In conclusione io consiglio questo libro a qualsiasi persona, sono sicuro che non piacerà fin da subito ma dopo che riuscirete a capire parola per parola vi assicuro che sarà una storia bellissima da leggere, lo dice uno che guarda sempre film di azione/avventura, fantasy e fantascienza, quindi fidatevi di me se vi dico che questo libro vale la pena leggerlo.
Guram (Istituto T.T. Guglielmo Marconi) ( Istituto T.T. Guglielmo Marconi ) 02/04/2024
(commento di voto) Nel libro “L’estate dell’orsa maggiore”, l’autore parte dalle origini, dalle sue relazioni con gli altri protagonisti, che però possono risultare un po’ troppo lente e descrittive, mentre durante la vera trama del libro questo fattore pesa meno. Contiene tanti colpi di scena e correlati ad essi anche tanta suspance, insieme al fattore che i capitoli risultano essere molto corti, che rendono il libro più attraente.
Festa utilizza termini molto semplici, rendendo chiara la comprensione e l’avanzamento della storia.
Il fattore che più mi è piaciuto ed è anche di raro utilizzo, è il continuo cambio di vista, nel libro scritto in corsivo. Questa formula è stata la maggior fonte di attrazione per il continuo della lettura. Inoltre è interessante l’imperterrito utilizzo di dialoghi in prima persona.
Nel complesso, risulta essere un ottimo libro, anche e soprattutto considerato l’argomento toccato, in quanto gli orsi marsicani sono in gravissima via di estinzione.
giuseppe festa 30/04/2024
Grazie Guram,
ho apprezzato molto la tua recensione, davvero attenta e precisa. Sono felice che tu abbia apprezzato il cambio dei punti di vista. Anch’io li apprezzo nei libri che leggo. Ci offrono la possibilità di osservare il mondo da prospettive diverse, cosa quanto mai preziosa in questi tempi di odio e incomprensioni. Buoni sentieri
Dervi ( Istituto T.T. Guglielmo Marconi ) 15/03/2024
“L’estate dell’orsa maggiore” di Giuseppe Festa è un romanzo che è stato pubblicato a marzo del 2023, è un libro che racconta una storia realmente accaduta, una cucciola di orso trovata in una situazione molto difficile, orfana e affamata, ma viene recuperata dallo Staff del Parco Nazionale d’Abruzzo. Il lessico che è presente nel libro è medio,
la lettura del libro mi è sembrata molto scorrevole, con la presenza di immagini, che personalmente, mi hanno aiutato a comprendere meglio la storia, ci sono pochi dialoghi, perché viene raccontato come riescono a riportare in natura la cucciola di orso, senza troppi dialoghi. I personaggi più presenti all’interno del libro sono Morena che è la cucciola di orso, che ha l’età di quattro mesi, pesa tre chili, è orfana e non ancora svezzata. Poi c’è Giuseppe Festa che è anche l’autore del libro, che cerca di aiutare Morena, ci sono anche Roberta, la biologa del Parco Nazionale, e tutto lo staff che aiutano Morena ad uscire dalla brutta situazione in cui si trova.
Il libro mi è piaciuto molto, è stato più interessante di quanto pensassi e la storia mi é piaciuta, con un testo di parole semplici e facili da comprendere, è stato un libro bello, che per la sua storia mi ha lasciato senza parole, sono rimasto tanto soddisfatto nel leggerlo e lo rileggerei molte altre volte.
giuseppe festa 06/04/2024
Ciao Dervi,
sono molto felice che il libro ti sia piaciuto tanto da desiderare di rileggerlo, grazie per le tue belle parole. Un caro saluto e buoni sentieri, Giuseppe
Giuly ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 14/03/2024
Personalmente penso che questo libro sia molto valido e soprattutto tratta una tematica molto interessante e delicata.
Lo stile di scrittura è molto piacevole e scorrevole.
Purtroppo la storia non mi ha attratto particolarmente a causa dei continui salti temporali che mi hanno reso la lettura poco intuitiva e confusionaria.
giuseppe festa 06/04/2024
Ciao Giuly,
grazie per il tuo commento. Sia per l’apprezzamento che per le critiche, che aiutano a crescere. Dovendo raccontare due storie accadute in tempi diversi, i salti temporali tra un capitolo e l’altro sono stati inevitabili. Ho cercato di rendere il tutto più chiaro utilizzando due punti di vista narrativi molto diversi: nella storia di Morena, un narratore in terza persona con i tempi al passato, in quella di Ghost un narratore in prima persona col presente storico. Ti ringrazio e ti auguro buoni sentieri, Giuseppe
AAA ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 14/03/2024
Personalmente ho trovato il libro interessante, poiché mi ha permesso di vedere attraverso quelle pagine i luoghi battuti dagli orsi e dalle guardie del parco, e allo stesso tempo commovente, causa del legame che legava la guardia parco all’orsa. La storia di Morena mi ha molto emozionata, soprattutto la descrizione del suo primo incontro con la neve, ed è stato interessante sentire la storia dal punto di vista di un animale selvaggio. Ho trovato questo tipo di narrazione molto efficace e incisivo.
Tuttavia penso che la narrazione un po’ difficile da seguire a causa dei continui salti temporali e del fatto che verso la fine del libro erano riportati i punti di vista di molte orse diverse.
Tutto sommato ho trovato il libro piacevole.
giuseppe festa 06/04/2024
Grazie AAA,
anche io mi sono emozionato nel momento in cui Morena ha incontrato per la prima volta la neve. Il suo comportamento mi ha ricordato quello di un bambino ai suoi primi fiocchi. A volte, come in questo caso, è inevitabile umanizzare gli animali, anche se mi rendo conto che sia pericoloso… soprattutto per gli animali stessi. Perché poi rischiamo di giudicarli con la nostra morale, e sarebbe un grave errore. Un orso non è né buono né cattivo, ma un animale che segue il proprio istinto e agisce di conseguenza, vivendo in equilibrio col proprio ambiente naturale. Siamo noi che abbiamo spezzato quell’equilibrio, purtroppo. Un caro saluto e buoni sentieri, Giuseppe
Arturo09 ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 14/03/2024
Una storia molto intricata con molti dettagli e avvenimenti, ma allo stesso tempo il ritmo della storia è lento e riesce a far respirare il lettore. Uno dei motivi per cui il libro mi è piaciuto sono lo sforzo e la persistenza dell’autore nel cercare informazioni, questo mi ha fatto riflettere su quanto deve essere duro, seppur molto bello, il lavoro di uno scrittore. In conclusione posso consigliare il libro alle persone interessate a argomenti al di fuori dalla vita quotidiana.
giuseppe festa 06/04/2024
Grazie per il tuo commento, Arturo.
Sono felice che tu abbia compreso quanto possa essere complicato il lavoro dello scrittore. In questo caso, in particolare, per me è stato difficile scrivere un libro raccontando una storia vera, con personaggi reali: ho sentito una grande responsabilità nei loro confronti, soprattutto verso Roberta, che si è aperta raccontando una storia molto personale. Allo stesso tempo, è stata una grande emozione poter seguire dal vivo le vicende di Morena e degli altri orsi protagonisti di questa storia. Buoni sentieri, Giuseppe
garga ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 14/03/2024
bello ma troppo confusionario
Ali ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 14/03/2024
questo libro non mi è piaciuto anzi l’ho trrovato alquanto noioso data la tematica poco interessante.
ma comunque la scrittura si rivelava scorrevole e piacevole
giuseppe festa 06/04/2024
Ciao Ali,
ti ringrazio comunque per averlo letto e per la tua schiettezza. Ti auguro buoni sentieri, Giuseppe
DEGA ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 14/03/2024
Questo libro è un capolavoro se si capisce la storia, perché ammetto che ad un certo punto mi ero un po’ perso. È bello come tu Giuseppe sia riuscito a riportare una storia di animali stupendi che molte volte non vengono trattati senza rispetto. Il libro fa capire come abbiamo bisogno di stare con gli animali anche selvatici che non vediamo tutti i giorni. È un libro che fa molte descrizioni soprattutto quando si passa dall’ aspetto del lettore all’ aspetto dell’ orso. È bello sapere che ci sono persone che tengono a questi animali e li trattano come si deve, ti auguro un buon proseguimento, sei un bravo scrittore
giuseppe festa 06/04/2024
Grazie mille Dega,
sono molto felice che tu abbia apprezzato la storia di Morena e che anche tu, come d’altronde io stesso mentre la raccontavo in presa diretta, mi sia sentito confortato al pensiero di queste persone che, fra mille difficoltà, lottano con passione per conservare il nostro fragile Pianeta. Ti auguro buoni sentieri, Giuseppe
_powerbooks_ ( Liceo Antonio Rosmini ) 28/02/2024
Caro Giuseppe,
d’improvviso avverto un pizzicore nel naso,
una fragranza di fiori selvatici,
rugli e buboli nelle orecchie;
poi scorgo “il muso circondato da stracci di nuvole grigie, lo infilo nel cielo ferrigno e tutto si confonde”.
Meraviglia!
Un senso di profonda meraviglia mai provata prima mi coglie! Sono appena due ore che passeggio nel Parco Nazionale d’Abbruzzo, Lazio e Molise, ma sono sufficienti per capire che mi trovo in un mondo a me completamente sconosciuto che mi entusiasma e, allo stesso tempo, mi commuove!
Di questo Ti sono grata, davvero.
Adoro ciò di cui scrivi e come scrivi.
Mi appassiona.
La storia di Morena, di Ghost, di Roberta…
Mai letto nulla di simile.
E d’un tratto mi immagino biologa o volontaria per un progetto in un parco nazionale: sarebbe possibile, secondo te, “Sul fronte della Natura?
giuseppe festa 06/03/2024
Cara _powerbooks_
dopo aver letto il tuo messaggio sono rimasto davvero senza parole (che per uno scrittore è tutto dire!). Ti ringrazio di cuore, custodirò con grande cura il tuo messaggio, mi hai fatto un bellissimo regalo.
Fai bene a immaginarti volontaria al Parco, proprio in questi giorni hanno aperto i turni per il 2024. Trovi tutte le istruzioni sul sito del PNALM, eccoti il link diretto https://www.parcoabruzzo.it/dettaglio.php?id=77709
Se ci andrai, di sicuro conoscerai il responsabile dei volontari Claudio Manco, che hai già incontrato nel libro, una persona straordinaria, di quelle che ti ispirano nella vita. E chissà che tu non possa incontrare anche Roberta 🙂 Ti auguro buoni sentieri, Giuseppe
_powerbooks_ ( Liceo Antonio Rosmini ) 22/02/2024
Caro Giuseppe,
sono pronta a leggere il quarto libro di questo concorso. Trascorro i mesi invernali praticamente al chiuso: l’idea di trasferirmi per un po’ sull’Appennino e fare una passeggiata nel Parco Nazionale d’Abruzzo mi piace un sacco. Ti dirò che, anche se vivo in Trentino, conosco poco l’ambiente montano e per niente gli animali che lo abitano: sono proprio curiosa di incontrare Te, i biologi e soprattutto Morena.
A presto!
giuseppe festa 01/03/2024
Cara _powerbooks_, che bel messaggio pieno di entusiasmo e voglia di partire! Grazie! Non posso che augurarti buoni sentieri sulle tracce degli orsi 🙂 A presto, Giuseppe
ilamida.03 ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 30/01/2024
Secondo me questo libro fa riflettere molto sul modo in cui ci si sente quando ci approcciamo con altre persone o animali, come in questo caso.
Mi ha aiutato a capire che per essere felici abbiamo bisogno di avvicinarci ad altre persone e alla natura entrando in sintonia con essa.
Un aspetto che non mi è piaciuto del libro è che fa succedere gli avvenimenti molto lentamente.
Portando così un po’ di disinteresse nel lettore.
giuseppe festa 18/02/2024
Ciao ilamida.03,
grazie per le tue riflessioni sul libro, per me sono state un dono prezioso 🙂 Ti ringrazio anche per la critica: il mio proposito era di condurre il lettore a scoprire la storia con passo calmo e lieve, un po’ come fanno gli orsi. A mio parere, la scoperta è più piacevole se si dipana piano davanti ai nostri occhi. In fondo, la pazienza è una delle doti principali di chi studia gli orsi e l’attesa stessa di un avvistamento, spesso, regala emozioni inaspettate. Ovviamente comprendo e rispetto il tuo punto di vista e la voglia di arrivare subito al cuore delle vicende. Ti auguro buoni sentieri, Giuseppe
black hole ( Istituto T.T. Guglielmo Marconi ) 30/01/2024
il libro l’estate dell’orsa ha un ritmo molto basso e mi ha annoiato parecchio, visto che Giuseppe porta avanti due punti di vista rallentando parecchio la vicenda. Comunque la storia è avvincente e ben scritta trasmettendo quello che l’autore e le guardia parco provavano.
giuseppe festa 04/02/2024
Ciao black hole,
grazie per aver letto il libro. Sono felice che ti siano arrivate le emozioni che i guardiaparco e io stesso abbiamo provato. Grazie anche per le tue critiche, ne farò tesoro, sono sempre utili a crescere e a migliorarsi. Buoni sentieri, Giuseppe
Chiara ( Istituto T.T. Guglielmo Marconi ) 29/01/2024
Il libro è stato scritto in maniera molto chiara e affascinante; in ogni scena riuscivo a immergermi perfettamente nella vicenda sentendomi parte della storia e curiosa di scoprire cosa sarebbe accaduto dopo. Ho apprezzato in particolare i capitoli nei quali potevo leggere delle situazioni dal punto di vista di Morena che hanno dato la possibilità di capire come sarebbe trovarsi in una situazione del genere, la paura provata e la difficoltà che ha a fidarsi dell’uomo. Inoltre ha trasmesso tutta la passione e l’impegno dello staff del Parco Nazionale. Questo è il libro ideale per chi è amante della natura e per chi è curioso di sapere di più a proposito dell’interazione tra uomo e orso.
giuseppe festa 04/02/2024
Grazie mille Chiara,
sono molto felice che tu abbia apprezzato il libro e che sia riuscita a calarti nei panni (anzi, nella pelliccia) dell’orsa Morena. Quando ho scelto di raccontare la vicenda anche dal punto di vista dell’orsa, speravo proprio che i lettori riuscissero a immedesimarsi, osservando il mondo dal punto di vista di un animale sul quale esistono molti pregiudizi. Sono anche felice che tu abbia apprezzato la passione e l’impegno dello staff del Parco, cosa che ha affascinato anche me durante la stesura del libro. Ti auguro buoni sentieri, Giuseppe
SAMU_RV_ ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 29/01/2024
Il libro è molto interessante, l’unico problema che ho riscontrato è la discontinuità dell’intreccio e l’uso continuo dell’analessi che non viene resa nota finché non si leggono le prime righe del capitolo.
A me personalmente piace molto l’idea di descrivere il punto di vista di Morena.
In conclusione il libro è molto bello (anche se un po’ lento) è lo consiglierei alle persone che abitano in Trentino, per stimolare il loro buon senso per la natura e per capire a grandi linee come gli operatori dei parchi si impegnano a salvaguardare gli orsi, anche se non sempre riescono a evitare che vengano inseguiti oppure che gli stessi orsi attacchino i civili.
8,5/10
giuseppe festa 18/02/2024
Grazie mille SAMU_RV_,
sono felice che tu abbia apprezzato la storia di Morena, Roberta e di tutti coloro che lavorano duramente per una pacifica convivenza tra orsi ed esseri umani. Anche per me è stato emozionante vivere in presa diretta la passione e determinazione dello staff del Parco d’Abruzzo. Ho imparato molto, sia da loro sia dagli orsi. Grazie anche per la tua critica, sempre utile a crescere e migliorarsi.
Buoni sentieri, Giuseppe
Antai 2317 ( Liceo Antonio Rosmini ) 16/01/2024
ho scelto questo libro perchè mi ha inspirato molto la copertina, ma soprattutto la presenza dell’orso con il suo cucciolo, dato che amo la natura e perchè il mio primo peluche era un orsetto.
giuseppe festa 04/02/2024
Caro Antai 2317, ti ringrazio per aver scelto la storia dell’orsa Morena. Anch’io avevo un orsetto, da bambino, me lo ricordo benissimo. Gli avevo dato un nome assurdo: Padella. Per un bizzarro caso del destino, il primo orso in carne ed ossa che ho incontrato si avvicinò alla casa in cui stavo facendo un turno di volontariato (l’orso voleva entrare nella legnaia attratto dall’odore di un sacco di patate) e noi volontari lo allontanammo sbattendo un mestolo su una… padella. Vedi? Era destino!!!
milu22 ( C.I.F. Fondazione Mach ) 10/01/2024
Molto bello, la tecnica usata per scrivere questo romanzo ti fa immedesimare nel racconto. Mi è piaciuto molto soprattutto perché parla di un argomento al giorno d’oggi quasi trascurato: l’equilibrio tra uomo e natura. Mi ha fatto capire l’importanza di tutelare gli ambienti incontaminati, dello spazio di cui hanno bisogno gli animali selvatici e che, come è giusto che sia, sono arrivati prima loro, e hanno il diritto ai loro spazi visto che, tecnicamente, noi stiamo invadendo il loro. Mi ha colpito molto anche il fatto che in realtà tra animale selvatico e domestico non c’è chissà che grande differenza, ognuno ha bisogno dei propri spazi. Un libro molto interessante soprattutto nei capitoli dove è Morena a “parlare” perché mi ha fatto vedere il mondo da un’altra prospettiva. anche per quanto riguarda la storia, molto convincente! una volta iniziato non riuscivo più a smettere di leggerlo.
giuseppe festa 26/01/2024
Grazie Milu22,
sono contento che tu abbia apprezzato le parti con la “voce” di Morena. Uno dei regali più belli che ci fanno i libri (sia da lettori, sia da scrittori) sono le diverse prospettive che ci offrono. Ogni volta che ci immergiamo in un testo viviamo il mondo con gli occhi dei personaggi. Questo ci allena all’empatia, a metterci nei panni degli altri… e sa solo il cielo quanto ne abbiamo bisogno, in tempi cupi come questo. Grazie ancora e buoni sentieri.
boss ( C.I.F. Fondazione Mach ) 08/01/2024
il libro mi é piaciuto perché parla della natura
giuseppe festa 26/01/2024
Grazie mille, boss 🙂 Ti auguro buoni sentieri
giorgia ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 07/01/2024
LIBRO MOLTO AVVINCENTE,MI HA TRASMESSO IL RISPETTO CHE HANNO GLI OPERATORI DEL PARCO SULLA NATURA E SUI ANIMALI SELVAGGI,HO PREFERITO I CAPITOLI CHE RACCONTANO DAL PUNTO DI VISTA DELLA PICCOLA ORSA PERCHE’ MOLTO SCORREVOLI.
giuseppe festa 26/01/2024
Grazie Giorgia,
ti confesso che anch’io, mentre raccontavo questa storia, mi sono più volte sorpreso dell’ incrollabile determinazione di guardiaparco, biologi e altri operatori del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Ho respirato la loro passione in ogni loro gesto e parola.
Grazie per le tue parole, buoni sentieri
Camilla ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 07/01/2024
Questo libro mi ha colpita Molto, una storia reale che ci Può far riflettere su alcune questioni IMPORTANTI. In alcuni tratti la storia era scorrevole e divertente, invece in altri risultava PIÙ pesante da leggere. In particolare nei capitoli In cui IL punto di vista era dell’orsa la storia era PIÙ intrigante, Al contrario quando il punto di vista era del protagonista Il testo sembrava un po’ noioso.
giuseppe festa 26/01/2024
Cara Camilla,
grazie per la tua recensione, e in particolare per avermi indicato il punto per te più critico. Ne farò tesoro 🙂
Buoni sentieri
Rudolflarenna ( C.I.F. Fondazione Mach ) 05/01/2024
IL LIBRO MI È PIACIUTO MOLTO SOPRATUTTO QUANDO SI PARLA DELL’ORSA E DEL SUO CAMMINO VERSO LA LIBERTÀ, ECCO, L’UNICA COSA FORSE UN PO’ TROPPO LUNGA È DOVE PARLA IL PROTAGONISTA, MA PER IL RESTO IL LIBRO È MOLTO BELLO E INTERESSANTE.
giuseppe festa 26/01/2024
Grazie Rudolflarenna,
faccio tesoro delle tue parole. Nel prossimo libro cercherò di dare più “voce” agli animali protagonisti. Ti auguro buoni sentieri, G
Spike ( Liceo Scientifico Leonardo da Vinci ) 30/11/2023
L’inizio è promettente. Mi piacciono soprattutto i capitoli in cui si raccontano i fatti dal punto di vista dell’orsetta, mentre i capitoli in cui parla il narratore-protagonista sono un po’ troppo lunghi e descrittivi
giuseppe festa 26/01/2024
Grazie Spike,
spero che le buone promesse dell’inizio siano state mantenute anche nel resto del libro 🙂 Un caro saluto e buoni sentieri, Giuseppe